Il 3 marzo 2013, per
iniziativa dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è
stata proclamata la giornata mondiale della natura. Da allora, tutti gli anni,
la giornata del 3 marzo è dedicata a celebrare e far conoscere gli animali e le
piante selvatiche di tutto il mondo minacciate di estinzione a causa delle
attività dell’uomo o dal cambiamento climatico. La scelta di questa data non è
stata casuale: infatti il 3 Marzo è anche il giorno della firma della
Convenzione contro il commercio internazionale delle specie in via di
estinzione, ad esempio gli orsi polari, messi in pericolo dallo scioglimento
dei ghiacci causato dal riscaldamento globale, o gli elefanti africani, ancora
oggi cacciati da spietati bracconieri (cacciatori non autorizzati) per le loro
preziose zanne d’avorio. Alcuni scienziati hanno previsto che nel giro di
qualche anno potremmo perdere addirittura due terzi di pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili. Ma ad
essere in pericolo sono anche piante, alberi e, più in generale, gli ambienti
stessi in cui gli animali vivono; basti pensare a quanto avviene in Brasile con
il disboscamento della foresta amazzonica per far posto alle coltivazioni.
Prima che accada l’irreparabile e scompaiano interi ecosistemi, occorre agire e invertire la tendenza: i veri agenti di cambiamento dovranno essere i giovani e la speranza è che proprio loro recepiscano con maggior forza le iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salvaguardia della natura e degli animali.
Anche la scuola secondaria di primo grado
dell’I.C. “De Amicis” ha deciso di dare il proprio contributo alle celebrazioni
per il World Wildlife Day: la
classe 2^B ha realizzato dei pannelli scenografici con materiale di recupero:
con fogli di cartone destinati al macero (cm 100 X 70) i ragazzi hanno creato
dei fondali marini sui quali sono stati posti dei pesci appartenenti a specie del
Mediterraneo, anch’essi ottenuti da materiali riciclati (per la precisione
contenitori di detersivo destinati alla raccolta della plastica). Il fondale
marino riproduce le caratteristiche reali dell’habitat in cui vivono i vari
pesci e i pannelli sono accompagnati da schede scientifiche, che illustrano le
caratteristiche di ciascuna specie. La parte scientifica del progetto è stata
curata dalla docente di matematica e scienze, Maria Rosaria Toia; la parte
decorativa e scenografica è stata realizzata sotto la guida della docente di
tecnologia, Brigitte Santomarco.
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